Luca Duranti è un professionista nel campo della Fisioterapia e Osteopatia con una grande passione: la corsa in montagna. Orgoglioso del suo lavoro e del contributo che offre a tutti i suoi pazienti, ama condividere e ascoltare le persone interagendo sinergicamente con esse. La stessa passione per il lavoro, (che quando si ama così tanto non è nemmeno più lavoro) la ritroviamo per la corsa in montagna che condivide con la famiglia. Questo davvero non ha valore.
Luca parlaci un po’ di te
Ho 44 anni, sono sposato, ho 2 figlie ed una dolcissima cagnolina.
Lo sport è da sempre una passione, non sono stai mai fermo davanti alla TV, infatti da ragazzo ho giocato per molti anni a calcio in società dilettantistiche. Poi ho deciso che la mia strada doveva essere un’altra, l’Osteopatia e la Fisioterapia e sono molto orgoglioso della mia scelta e della mia professione.
Ogni giorno ho la possibilità di interagire con molte persone, conoscere nuove idee e nuovi punti di vista con un atteggiamento positivo e di confronto quotidiano che sfrutto come stimolo al fine di esercitare al meglio la mia attività. Stare bene fisicamente e non solo, è la mia spinta più grande, per questo cerco di avere un atteggiamento positivo quando aiuto i miei pazienti a recuperare e ritrovare il proprio benessere.
Ho una passione smisurata per la montagna (escursionismo, alpinismo, sci, trail running) e soprattutto per l’Ultra Trail. Mi piace andare in solitaria sui sentieri e non mi spaventa la fatica, percorrere lunghi sentieri, sui monti o partecipare a gare di ultra distanza. Tutto questo mi offre la possibilità di confrontarmi con me stesso. Trascorrere tante ore in ambienti meravigliosi, mi permette di riflettere e arrivare a conoscere i miei limiti, che tento ogni volta di superare.
Coordinatore Fisioterapista dell’Associazione DAHLIA Riabilitazione Onlus, parlacene
Oltre all’attività ambulatoriale che svolgo nel mio studio privato di Tivoli (RM), da circa 10 anni lavoro presso l’Associazione Dahlia Riabilitazione Ets. In questa struttura ci occupiamo soprattutto di riabilitazione in età evolutiva, una branca affascinante del mio lavoro.
È un ente no profit nato nel 2010 con lo scopo di promuovere solidarietà sociale attraverso l’assistenza, la cura e la riabilitazione di soggetti diversamente abili o comunque svantaggiati.
Per me lavorare con i bambini è un’esperienza unica ma al contempo molto complessa soprattutto in età prescolare e scolare. Quotidianamente il lavoro sul piccolo paziente viene affiancato dal rapporto con i genitori che affidano nelle nostre mani la salute dei loro figli.
Questa responsabilità arricchisce il valore del lavoro svolto e mi spinge a farlo sempre al massimo delle mie competenze.
Parlaci della tua grande passione la “corsa in montagna”
Sin da bambino, quando seguivo i miei genitori sui sentieri, avvertito un grande desiderio di esplorazione, di avventura che non ho mai perso per fortuna (anzi).
Con il passare degli anni il desiderio di esplorazione si è trasformato in voglia di superare i miei limiti, di esplorare e conoscere meglio me stesso.
Da una decina di anni ho sostituito, ove possibile, le lunghe uscite, possibilmente in solitaria, con gare di Ultra Trail o Endurance Trail. Ho iniziato a praticare questo sport perché racchiude l’essenza di ciò che cerco. Queste gare mi danno la possibilità di vedere, sentire e scoprire luoghi fantastici e con tutto il supporto logistico di cui ho bisogno; mi danno la possibilità di stare solo con me stesso, percorrendo molti chilometri, a volte giorni interi, totalmente immerso nella natura. Impagabile!
Ho la possibilità di conoscere persone provenienti da tutto il mondo e sentire le loro storie. Mi confronto, conosco meglio me stesso, imparo i miei limiti e cerco di superarli.
Apprezzo tantissimo il lavoro degli organizzatori, i volontari, perché senza di loro nessuna gara sarebbe possibile. È magnifico vivere queste esperienze così vere e lontane dal mondo virtuale che ci circonda.
Da quasi un anno ho iniziato a condividere i filmati delle mie gare sulla piattaforma YouTube con l’intento di trasmettere le mie emozioni e mantenere un ricordo, facilmente accessibile, delle mie avventure. Come l’ultimo video per la gara del Tour du Fallère lo scorso 05 agosto. Primo Ultra per papà e Andrea nella splendida cornice del Mont Fallère che insieme abbiamo affrontato con passione, nonostante la giornata con temperature autunnali e vento forte. Saliti in quota, ce la siamo spassata.
Cosa ne pensi dei bastoncini N&W Curve?
La mia esperienza con i bastoncini N&W Curve nasce in maniera casuale e fortuita.
Nel 2019, durante il Tor des Géants® ho notato che diversi runners li utilizzavano. Ho chiesto qualche informazione ad un concorrente e mi sono incuriosito.
Appena terminata la gara, ho iniziato a cercare informazioni sul web perché avevo notato le grandi potenzialità rispetto i tradizionali bastoncini.
Ho trovato facilmente il sito e tutte le informazioni del prodotto, ma non riuscivo ad acquistarli. Casualmente, ho trovato un recapito telefonico che ho provato a contattare più volte ma senza successo.
Dopo qualche giorno sono stato contattato da Fulvio Chiocchetti, ideatore dei bastoncini, era proprio il suo numero a cui avevo chiamato. Mi ha fornito tutte le informazioni dell’azienda N&W Curve e mi ha messo in contatto con Massimo Torre, responsabile delle vendite, il quale mi ha tolto ogni dubbio sulle reali potenzialità dei bastoncini Ergocurve.
Li ho testati e ne ho apprezzato la validità sia come uso sportivo ma anche come uso terapeutico per la mia professione.
Per un periodo ho collaborato con Massimo Torre, fornendogli le mie impressioni e la mia esperienza con i pazienti affetti da diverse disabilità e patologie, ai quali facevo testare i bastoncini. Il feedback è stato sempre molto positivo sia da parte mia che dei pazienti.
Consigli l’utilizzo dei bastoncini N&W Curve?
Li consiglio assolutamente.
Rispetto ai bastoncini tradizionali c’è una maggiore efficienza ed un minore dispendio energetico, fondamentale quando pratichi sport con grandi distanze da percorrere.
Con i bastoncini dritti, tradizionali, l’articolazione della spalla viene sollecitata in maniera importante; ad ogni passo l’arto superiore deve compiere un’escursione articolare maggiore rispetto a quella della normale deambulazione senza bastoncini. Invece con i bastoncini Ergocurve il range articolare della spalla non subisce variazioni ma viene accompagnato in maniera naturale.
Conclusioni
Vogliamo Ringraziare Luca Duranti per la sua bellissima testimonianza. Oltre ad inorgoglirci dei grandissimi risultati che un atleta può raggiungere utilizzando i bastoncini N&W Curve, apprezziamo tantissimo che molti professionisti nel campo medico, divulghino i benefici del bastoncino Ergocurve anche in fase di riabilitazione.
Grazie ancora a te Luca per la passione e la positività che non passa inosservato guardando i tuoi video.